“Paese che vai, usanze che trovi”. Recita così il detto in riferimento alle tradizioni, ai costumi, al cibo e all’abbigliamento. In questo caso, però, il Tacchificio scarpe donna Vanplast propone una carrellata di scarpe tradizionali, tipiche di alcuni paesi del mondo.
Nell’antica Grecia i pedῖlon erano le calzature maggiormente utilizzate. Si tratta di un tipo di sandalo costituito da un plantare di cuoio, ritagliato sulla forma del piede cui è collegato tramite una serie di fasce. Col tempo, questa calzatura si è evoluta nei sandάlia, più elaborati e resistenti, che nelle varianti femminili potevano persino essere colorati.
I klompen sono i tradizionali zoccoli olandesi. Utilizzati principalmente dagli agricoltori durante l’attività dei campi, garantivano agli uomini di non scivolare e di non sprofondare nella terra fangosa. Realizzati in legno, permettevano al piede di rimanere isolato dal freddo e dall’umidità e rimanere, così, asciutto e riparato per l’intera giornata.
I tipici stivaletti russi per combattere le rigide temperature sono i valenki. Realizzati con feltro di lana di pecora, permettono di mantenere i piedi isolati dal freddo e dalla neve. Inoltre, per questi stivali non esiste il destro e sinistro, ma si adattano alla forma del piede.
I jutti (o Punjabi Jutti) sono un tipo di calzatura comune nel nord dell’India e nelle regioni limitrofe. Sono realizzati in pelle, con ricami estesi e suola piatta, in vero filo d’oro e d’argento ispirati ai reali indiani di oltre 400 anni fa. Di questo modello si trovano tanti stili locali, in base alla regione in cui sono prodotti. Per quanto grandi, non hanno distinzione sinistra o destra e col passare del tempo prendono la forma del piede. Adatti a donne e uomini, nella versione maschile queste scarpe prevedono la punta acuminata, ossia curvata verso l’alto.