I tacchi a spillo sono un must have delle donne, da sempre uno degli accessori più iconici e rappresentativi della sensualità e dell’eleganza delle donne.
Ma sappiamo quando hanno fatto la loro prima comparsa e a chi si deve questa invenzione?
Andiamo indietro col tempo e arriviamo nel ‘500: pare che la prima donna a lanciare la moda del
tacco alto sia stata Caterina de’ Medici che, non essendo molto alta, in occasione del suo
matrimonio con il duca di Orleans (nonché futuro re di Francia), usò dei tacchi alti per
“raggiungere” il suo sposo.
La moda dei tacchi alti continuò a diffondersi anche nel ‘600 e ‘700, fino ad arrivare ai tempi
moderni e diventare anche “a spillo”, sempre grazie a un’intuizione italiana.
Il tacco a spillo pare, infatti, sia nato a Vigevano nel 1953, dove si cominciarono a produrre
calzature con tacchi di 8/10 centimetri in legno, a cui poi si aggiunse la base in alluminio. Questa
intuizione permise al tacco a spillo di diffondersi e avere sempre più successo, evolvendosi fino ai
tacchi che conosciamo oggi, alti anche 12 centimetri.
Nel Museo delle scarpe di Vigevano è possibile ammirare il primo prototipo del primo tacco a
spillo.
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