Abbiamo parlato dell’inizio della storia di Vanplast nella città di Trani, dei suoi esordi, di come il lungimirante fondatore individuò il modo di rendere produttivi degli scarti. Ma cosa è successo poi? Com’è proseguita la storia?
Tra la fine degli anni ’60 e l’inizio dei ’70, ad Alfredo senior, fondatore del Tacchificio Meridionale, succede nella gestione il figlio Giacomo Vania. È lui a portare in azienda una grande innovazione: la produzione di tacchi in plastica, sempre più richiesti dal mercato.
Contestualmente cambia anche il nome dell’impresa, da “Tacchificio Meridionale di Alfredo Vania” a “Vanplast srl di Giacomo Vania” un nome frutto dell’unione tra Vania, il cognome di famiglia, e plast, diminutivo di plastica, il materiale che avrebbe accompagnato la crescita della nuova impresa e il suo ingresso nell’era moderna come tacchificio per tacchi in plastica.
Questi non sono gli unici cambiamenti: a partire da quegli anni, fino ad oggi, l’impresa è cresciuta tantissimo, passando dalle due sole storiche macchine con cui aveva avviato la produzione, alle ben 32 moderne presse capaci di produrre circa 40.000 paia di tacchi al giorno!