Produrre tacchi in plastica: una scelta strategica
  • 03/04/2018

Produrre tacchi in plastica: una scelta strategica


Produrre tacchi in plastica: una scelta strategica

Abbiamo parlato dell’inizio della storia di Vanplast nella città di Trani, dei suoi esordi, di come il lungimirante fondatore individuò il modo di rendere produttivi degli scarti. Ma cosa è successo poi? Com’è proseguita la storia?

Tra la fine degli anni ’60 e l’inizio dei ’70, ad Alfredo senior, fondatore del Tacchificio Meridionale, succede nella gestione il figlio Giacomo Vania. È lui a portare in azienda una grande innovazione: la produzione di tacchi in plastica, sempre più richiesti dal mercato.

Contestualmente cambia anche il nome dell’impresa, da “Tacchificio Meridionale di Alfredo Vania” a “Vanplast srl di Giacomo Vania” un nome frutto dell’unione tra Vania, il cognome di famiglia, e plast, diminutivo di plastica, il materiale che avrebbe accompagnato la crescita della nuova impresa e il suo ingresso nell’era moderna come tacchificio per tacchi in plastica.

Questi non sono gli unici cambiamenti: a partire da quegli anni, fino ad oggi, l’impresa è cresciuta tantissimo, passando dalle due sole storiche macchine con cui aveva avviato la produzione, alle ben 32 moderne presse capaci di produrre circa 40.000 paia di tacchi al giorno!